Palermo, una guida pratica alla città arabo-normanna

Nel Medioevo, a Palermo, la civiltà araba e quella normanna si sono incontrate, lasciandoci tracce uniche di questo peculiare momento storico. Le splendide architetture palermitane ci raccontano di questo passato, regalandoci un fantastico mosaico delle culture mediterranee. Proprio sulla base dell’unicità e della bellezza di questi luoghi, nel 2015 UNESCO ha riconosciuto come “Patrimonio dell’Umanità” gli edifici della Palermo arabo-normanna. Scopriamo insieme quali sono i maggiori luoghi di interesse della Palermo medievale, con una guida pratica alla città arabo-normanna.

Palermo, una guida pratica alla città arabo-normanna:

 

Alla scoperta della Palermo arabo-normanna

Palermo, una città dove le culture si incontrano

Quando si parla di stile arabo-normanno ci si riferisce all’incontro di tre differenti espressioni, rappresentate dallo stile romanico, da quello bizantino e da quello arabo. Questo incontro nasce da un preciso quadro storico.
Nel Medioevo la Sicilia era diventata una provincia periferica dell’Impero Romano D’Oriente. Nell’827 gli arabi iniziano l’invasione della Sicilia, conquistando Palermo nell’831. Palermo diventa la capitale del nuovo regno arabo, conoscendo un periodo di grande sviluppo urbano, economico e sociale. Dopo due secoli di dominazione araba, i Normanni conquistano l’Isola. Il conte Ruggero I d’Altavilla prende possesso di Palermo dopo quattro anni d’assedio alla città. In quel periodo inizia la costruzione di diversi edifici cristiani. I normanni guardano con ammirazione le architetture arabe e decidono quindi di affidarsi alle maestranze arabe per l’edificazione di nuovi palazzi. Da questo incontro nascono diversi capolavori dell’architettura siciliana che possiamo ammirare ancora oggi.

 

1) La cattedrale di Palermo

La Cattedrale di Palermo è intitolata alla Vergine Maria Santissima Assunta. Oggi è l’edificio religioso cattolico più importante di Palermo e di tutta la diocesi. La sua costruzione ha inizio nel 1185, a opera dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio. Qui sorgeva già un’antica basilica, che era stata trasformata in moschea dagli Arabi. La moschea poteva contenere sino a 7.000 fedeli. Ancora oggi si possono ammirare dettagli e iscrizioni in carattere arabo. L’architettura della Cattedrale di Palermo raccoglie elementi di diversi stili: vi ritroviamo, infatti, quattro torri normanne ai lati, torri a bifore, colonnine e merlature del lato destro in stile gotico. Nei secoli successivi verrà ristrutturata più volte, in particolare verso la fine del Settecento e l’Ottocento, vivendo numerose trasformazioni. Nella Cattedrale sono conservate le spoglie dell’Imperatore Federico II di Svevia, di sua madre Costanza d’Altavilla, di sua moglie Costanza d’Aragona, e di altri membri della nobiltà palermitana.

La cattedrale di Palermo

 

2) Il Palazzo Reale, o dei Normanni

Il Palazzo Reale o dei Normanni oggi è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. La sua prima costruzione risale ai tempi dei fenici. Nei sotterranei del palazzo è possibile ammirare i resti dei primi insediamenti punici. La costruzione che possiamo vedere oggi risale alla dominazione araba nel IX secolo. I Normanni decideranno di trasformare questo palazzo nel centro principale del loro potere, ampliandolo e realizzando quattro torri collegate tra loro da portici e giardini. Ruggero II farà erigere la meravigliosa cappella interna alla costruzione, nota come “Cappella Palatina” consacrata nel 1140 ai santi Pietro e Paolo. In seguito, gli spagnoli demoliranno le torri e ristruttureranno la facciata del palazzo, facendone dimora dei Viceré.

 

3) La Chiesa di San Cataldo

La chiesa di San Cataldo è stata costruita nel 1154, come cappella di un palazzo oggi non più esistente. Era stata edificata sotto il regno di Guglielmo I, per volontà del Grande Ammiraglio Majone da Bari. Un elemento che colpisce subito la vista sono le peculiari cupole di colore rosso che sovrastano l’edificio. Queste cupole sono un perfetto esempio della raffinata opera architettonica delle maestranze arabe al servizio dei sovrani normanni. L’edificio restò per secoli proprietà dei Benedettini di Monreale, fino al 1797. In questo anno, la cappella sarà trasformata in un ufficio postale. Nel 1882 viene restaurata e riportata alla sua configurazione originaria.
L’edificio è visitabile tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 14.00, dalle 14.30 alle 18.00. L’ingresso ha un costo di 2,50€, ma chi è in possesso del biglietto d’ingresso della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (Martorana) avrà diritto a un euro di conto. Gli orari e i costi d’ingresso potrebbero variare, si consiglia quindi di consultare sempre la pagina ufficiale del Comune di Palermo.

 

4) Il Castello della Zisa e il Museo d’Arte Islamica

Il castello della Zisa deve il suo nome all’espressione “al-Aziz” ovvero “lo splendido. La costruzione di questo palazzo inizia durante il regno di Guglielmo II, per terminare intorno al 1167. Il palazzo diventa la residenza estiva prediletta dei re siciliani. La sua architettura si ispira proprio ai grandi palazzi arabi e ne mantiene le caratteristiche principali, pur avendo subito numerose modifiche nel corso degli anni, in particolare in epoca barocca. Oggi la Zisa è la sede del Museo d’Arte Islamica, luogo che raccoglie diverse opere arabe siciliane e mediterranee risalenti al IX e il XII secolo. Uno dei reperti più significativi è sicuramente la lapide quadrilingue contenente un’iscirizione in ebraico, in latino, in greco e in arabo.

 

 

Il duomo di Monreale

5) Il duomo di Monreale

Il duomo di Monreale si trova nel centro storico della cittadina, sulle pendici del monte Caputo, a una decina di chilometri dal Palermo. Noto anche con il nome di cattedrale di Santa Maria Nuova è stato edificato nel 1174, per volontà di Guglielmo II d’Altavilla. Secondo una leggenda il re si era addormentato sotto un carrubo durante una battuta di caccia a Monreale. In sogno gli era apparsa la Madonna, che gli aveva chiesto di disseppellire un tesoro nascosto sotto terra e di edificare nello stesso luogo una chiesa in suo onore. Si racconta che il re avesse trovato veramente un tesoro e per ringraziare la Madonna avesse fatto costruire il duomo. L’edificio, che segue il modello architettonico delle grandi basiliche benedettine cluniacensi, è noto per i maestosi mosaici bizantini che ne decorano l’interno, realizzati tra il XII-XIII secolo da artisti locali e veneziani della scuola bizantina. Tra i più celebri possiamo nominare il maestoso affresco dell’abside che ritrae un imponente busto del Cristo Pantocratore.

 

Photo Credits:
Foto di Patrice78500, Angela Rosch Rodrigues, Jacopo Clemenzi per Wikimedia

Articoli correlati

23 Settembre 2024

Guide

Trapani, guida alla “città tra i due mari”

19 Agosto 2024

Guide

Street food siciliano: ecco cosa mangiare

20 Giugno 2024

Guide

La Sicilia, un viaggio nel cuore del Mediterraneo

Prenota il traghetto per la Sicilia al miglior prezzo su TraghettiPer

Metodi di pagamento
Certificazioni