A Cefalù, il 13 aprile del 2022 si è spenta Letizia Battaglia, fotografa palermitana di fama mondiale. È stata una delle più grandi interpreti della sua città e delle sue contraddizioni. Tutta Palermo si è stretta intorno alla sua famiglia e ha omaggiato con commozione la fotografa.
Letizia Battaglia: Palermo saluta la sua fotografa:
Letizia Battaglia è stata la prima donna-fotografo a lavorare per un giornale italiano. La sua opera le è valsa grandi riconoscimenti internazionali, tra cui l’ambitissimo premio “Eugene Smith” per il fotogiornalismo. Per più di quarant’anni ha immortalato la città di Palermo con la sua Leica M2, in bianco e nero, in modo crudo, potente e franco. Ha raccontato gli anni di Piombo in Sicilia. Ha ritratto politici, criminali, mafiosi, poliziotti, scene di povertà, di vita di strada, e non solo. Ha raccontato la vita di donne e di bambini, ha narrato le storie di chi troppo spesso è stato lasciato indietro.
Letizia Battaglia nasce a Palermo nel 1935. Inizia a lavorare con il giornale locale di Palermo “l’Ora”. All’inizio degli anni ’70 si trasferisce a Milano, dove si dedicherà con molta passione allo studio della fotografia. Nel 1974 torna a Palermo e il giornale “l’Ora” la assume come responsabile della fotografia. La fotografa si trova a lavorare di fronte a una realtà molto dura: una città divisa in cui vigono dinamiche di potere oscure. Politica, clientelismo e mafia in quegli anni versano sangue sulle strade di Palermo. Lei è la prima fotografa donna siciliana che riesce a raggiungere i luoghi del crimine, nonostante la ritrosia degli agenti di polizia e di molti suoi colleghi. Lavora instancabilmente fino al 1992, anno dell’assassinio di Giovanni Falcone e di Giuseppe Borsellino.
Interrompe la sua carriera da fotoreporter per dedicarsi all’attivismo e alla divulgazione. Continuerà comunque a fare reportage dalla città di Palermo. In un’intervista ha dichiarato: “Io sono una che ha fatto reportage rimanendo nella città dove vive. Reportage può significare tante cose, per ognuno cose diverse. Per me significa andare al cuore delle cose, di un luogo, di una città, di un gruppo di persone, cioè scavare con l’immagine.”
Ha fatto la sua comparsa sul grande schermo grazie a pellicole come “Palermo Shooting” di Wim Wenders e “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco. Nel 2017 ha fondato il “Centro Internazionale di Fotografia di Palermo”, un archivio in cui sono raccolte le fotografie di più di 150 fotografi, tanto professionisti che amatoriali, che negli anni hanno raccontato Palermo. Sono state tantissime le iniziative da lei avanzate e patrocinate per promuovere la cultura palermitana nel mondo, altrettante le lotte di impegno sociale.
Rai Uno l’ha omaggiata con una fiction dedicata alla vita e all’opera della fotografa palermitana interpretata da Isabella Ragonese. Lo sceneggiato, in due puntate, è stato diretto da Roberto Andò.
Photo Credits:
Foto di Simone Tagliaferri da Wikimedia / Jean-Pierre Dalbéra per Flickr
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