La gastronomia di altissima qualità è sempre stata un fiore all’occhiello della Sicilia. Sono tante le specialità siciliane conosciute in tutto il mondo, legate ad antiche tradizioni e all’incontro di differenti culture. Sono tante le città siciliane che vantano eccellenze gastronomiche locali e Palermo è una di queste. Il capoluogo siciliano è stato riconosciuto in molti contesti come la capitale dello street food siciliano. Il cibo da strada palermitano vanta golosità uniche come il pane con la milza, le arancine, pane e panelle, lo sfincione, le crocchè, le stigghiole, e molto altro ancora. La tradizione siciliana però offre ancora di più. Ad esempio, per secoli, nei monasteri palermitani le suore hanno preparato diversi manicaretti che meritano di essere riscoperti. A questo proposito nasce la rassegna culinaria “La cucina della priora” degustazioni di cucina tipica palermitana.
“La cucina della priora”, degustazioni di cucina dei conventi palermitani
I membri del clero hanno sempre mangiato osservando precisi precetti religiosi, evitando quindi di eccedere e di cadere nel “peccato di gola”. Poca carne rossa, per non “risvegliare” i sensi, i menù dovevano essere improntati alla frugalità. Venivano quindi privilegiate carni come pollo, tacchino, agnello e poco pesce. Si mangiavano molte verdure e molti legumi. Questa attenzione alla moderazione non deve però farci pensare che nei conventi si mangiasse poco e male, anzi, al contrario. La dieta delle suore palermitane era molto varia, ogni giorno le cucine del refettorio preparavano piatti molto saporiti. Le suore in convento, d’altronde, appartenevano a diverse classi sociali e ognuna portava in convento parte delle sue abitudini, delle sue conoscenze gastronomiche e delle sue abilità come cuoca. Inoltre, i conventi disponevano di molte spezie, utilizzate sapientemente per aromatizzare le pietanze. La cosa era un vero e proprio lusso in epoche passate.
Ogni venerdì, dal 10 giugno al 26 agosto, dalle ore 19.00 alle ore 22.00, il Monastero di Santa Caterina d’Alessandria di Palermo sarà aperto per ospitare degustazioni della cucina tradizionale dei conventi palermitani. Il luogo che ospita l’evento è nel cuore del centro storico, ma silenzioso e raccolto. Il chiostro del monastero è un luogo molto tranquillo che la sera viene illuminato da tante piccole luci.
“La cucina della priora” offre un menù di degustazione semplice e ricercato allo stesso tempo, proponendo diversi assaggi come ad esempio il baccalà fritto, o l’arancina piccante tipica di Pasquetta, i peperoni a sfincione con pomodoro, pangrattato, pinoli e una passa. Nei conventi siciliani sono entrate, infatti, anche specialità tipiche della tradizione giudaica e musulmana del Mediterraneo. Si possono gustare anche eccellenti polpette dolci fritte, tipiche delle case delle famiglie più benestanti, e non solo. Si mangia anche carne e formaggio. A farla da padrone mandorle, cannella e cioccolata. Il tutto innaffiato da ottimi vini siciliani o da birra dell’abbazia di San Martino delle Scale.
Oltre alla degustazione sono previsti anche spettacoli di videomapping. Il biglietto intero costa 25 euro, 15 euro il ridotto per gli under 15 ai quali aggiungere 5 euro per assistere allo spettacolo di videomapping.
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Photo Credits:
Foto di jbdodane per Flickr
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