Il pesto alla trapanese è una specialità tipica della Sicilia occidentale. La sua ricetta ha una storia molto antica e viene direttamente dal mare. Trapani è, infatti, una delle città portuali più importanti della Sicilia e del Mediterraneo, è da secoli uno snodo marittimo di riferimento per chi naviga il Tirreno. Qui molto tempo fa è nato il pesto alla trapanese, condimento ancora oggi apprezzatissimo in tutta Italia, e non solo. Scopriamo di più sulla sua storia e sulla sua ricetta.
Il pesto alla trapanese, una specialità della Sicilia occidentale:
Il porto di Trapani si trova al centro del Mar Mediterraneo e da secoli è un punto di scambio fondamentale per il trasporto delle merci e dei passeggeri. A Trapani sostavano anche moltissime navi genovesi dirette ad Oriente. I marinai genovesi fanno conoscere ai trapanesi l’uso di condire la pasta con il pesto. All’epoca si parlava di agliata, non era ancora diffusa la tradizionale ricetta del pesto alla genovese a base di basilico, pinoli, parmigiano, pecorino, aglio e olio. La ricetta dell’agliata ligure si basa sull’utilizzo di aglio e noci. I marinai trapanesi hanno elaborato questa preparazione utilizzando gli ingredienti più tipici del loro territorio: olio, basilico, pomodoro, mandorle, pecorino e aglio rosso.
Generalmente a questo tipo di condimento si associavano le busiate (o busiati). Questi sono dei maccheroni lunghi attorcigliati con un buso, al fusto della pianta mediterranea nota come “disa” (ampelodesmos). Oggi le busiate col pesto alla trapanese sono parte della lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali su proposta della Regione Sicilia. Le varianti però sono moltissime. Il pesto alla trapanese si coniuga ottimamente anche con gli gnoccoli siciliani, i bucatini e le linguine. Solitamente questo piatto di pasta viene accompagnato dalle melanzane, dal pesce fritto (retunno, cicerello, menola) o dalle patate fritte. Non solo, il pesto alla trapanese viene utilizzato anche come condimento per un piatto molto particolare, i babbaluci cu l’agghia, ovvero le lumachine di terra (theba pisana) fatte bollire e condite poi a freddo.
Come abbiamo visto, il pesto alla trapanese si sposa con moltissimi piatti. Prepararlo è semplice, molto importante è reperire ingredienti di alta qualità. Tradizionalmente il pesto dovrebbe essere realizzato pestando gli ingredienti in un mortaio. In assenza di questo si potrà utilizzare un mixer. Vediamo insieme come preparare il pesto alla trapanese in casa:
Ingredienti per 4 persone:
Scegliete pomodori dalla polpa soda, come i pomodori perini o i pomodori ramati e lavateli accuratamente. Mettete sul fornello una pentola piena d’acqua. Quando l’acqua inizia a bollire, fate scottare i pomodori per 2-3 minuti. Una volta scolati i pomodori, lasciateli raffreddare. Spellateli e metteteli nel mortaio, o nel mixer, aggiungendo il basilico, le mandorle pelate e l’aglio. Pestate o frullate gli ingredienti, una volta ottenuto un composto omogeneo basterà aggiungere il pecorino grattugiato, olio, sale e pepe a discrezione, in modo da amalgamare il tutto. Il pesto alla trapanese è pronto.
Questo condimento può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni, ricoperto con uno strato di olio in superficie. È anche possibile congelarlo in piccoli vasetti, da scongelare all’evenienza.
Non avete voglia di cucinare? Nessun problema, il pesto alla trapanese oggi è commercializzato da numerose aziende nazionali e internazionali che spesso lo distribuiscono con il nome di “Pesto siciliano”.
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